Lotta Studentesca: dalla parte degli studenti italiani!

Lotta Studentesca Brescia: presidio anti-Gelmini

Lotta Studentesca Brescia, nel giorno della grande mobilitazione nazionale scende in piazza accanto agli studenti bresciani per ribadire la sua contrarietà all'attuazione della Riforma Gelmini. L'attività di Lotta Studentesca Brescia contro questo decreto non si limiterà al presidio di ieri mattina, ma continuerà finchè il ministro Gelmini non tornerà sui suoi passi.

Il responsabile provinciale Andrea

Lotta Studentesca Brescia sulle "intenzioni" del Governo


Lotta studentesca Brescia, dopo avere appreso le intenzioni repressive del presidente del consiglio Silvio Berlusconi riguardo alle proteste studentesche in tutta Italia, afferma che è già in piazza a fianco degli studenti e in loro difesa, sia contro il sistema scolastico vigente sia contro l’inadeguata riforma 'Gelmini'. Questo, perché Lotta Studentesca intende manifestare il proprio dissenso contro la scuola odierna, retta da un parassitismo statale misto a incapacità didattica di alcuni docenti e contro le recenti dichiarazioni del Governo, senza lasciare gli studenti in balìa di poliziotti dal 'manganello facile'. Lotta Studentesca Brescia, inoltre, ribadisce la propria contrarietà all'attuazione dell’inadeguata e negativa riforma Gelmini che affossa radicalmente il sistema scolastico italiano, da decenni in costante declino. Lotta Studentesca è già accanto agli studenti bresciani e in loro difesa

PER GLI STUDENTI, CON GLI STUDENTI

Andrea Giuliani, responsabile provinciale di Lotta Studentesca

Lotta Studentesca Brescia: NO alla DROGA!

Lotta studentesca Brescia sarà presente questa settimana nelle scuole bresciane per affrontare le problematiche derivanti dall'uso di droghe ormai largamente diffuso tra i giovani italiani e bresciani.
Lotta Studentesca ribadisce che la droga è un male meglio identificato come arma nota del sistema per offuscare le menti e monopolizzare i cervelli.
Attraverso l'uso di queste sostanze, oltre che sovvenzionare la criminalità organizzata, si accetta una posizione subalterna al sistema stesso, alla sua globalizzazione sociale e mentale, che ha nel falso antagonismo studentesco comunista la più classica espressione.
La droga induce ad estraniare dalla realtà chi ne fa uso e quindi a renderlo vulnerabile a qualsiasi mezzo di controllo che possa usarlo indirettamente: ideologie fallite, tv, politically correct e qualsiasi imposizione culturale dettata dai poteri forti.
Occorre ribellarsi all'uso delle droghe (leggere o pesanti che siano) e diffidare da chi invita all'uso.
La crisi del mondo dell’istruzione, infatti, ha origine non solo nel duro attacco ‘bipartizan’ che i governi che si sono avvicendati negli ultimi dieci anni hanno lanciato contro la scuola pubblica (tagli, maestri unici, espulsione dei precari della scuola), ma soprattutto nel mantenimento e nel rafforzamento di quel velo d’ipocrisia e di ignoranza in merito alle droghe e alla loro “funzione pubblica” nella scuola e nelle menti dei nostri studenti.

Alza la testa e ribellati, combatti contro questo sistema marcio e borghese.
Loro ti vogliono omologato, noi ti vogliamo ribelle.

Il resposabile provinciale Andrea