Due giovani militanti di Alba Dorata, di 20 e 23 anni sono stati uccisi qualche ora fa; è successo davanti alla sede del loro movimento dove all’improvviso da una moto è scesa una persona mascherata che ha sparato una raffica contro di loro.
Contro Alba Dorata ed i suoi militanti sono state vomitate nell’ultimo anno tonnellate di insulti, di accuse, di calunnie; la tattica che il progressismo – neomarxista o no – utilizza per colpire l’avversario; si inizia coll’offesa e la diffamazione e alla fine spuntano sempre i loro frutti marci: la prevaricazione e la violenza.
Sono stati suonati col volume al massimo i soliti ritornelli, ossia Alba Dorata nazista, violenta etc etc...e alla fine la si è colpita giudiziariamente, incarcerando deputati eletti dal popolo; intanto nell’ombra delle loro logge i cravattari internazionali, intoccabili, indisturbati, continuano a muovere i loro sudici fili, protetti dal fuoco di sbarramento della cultura nichilista che impedisce alla cultura della Nazione di svolgere liberamente la sua propaganda e di manifestare liberamente le proprie idee e tra queste la prima, la sovranità.
Si inizia con l’ingiuria e la diffamazione, poi arriva la galera, infine il piombo; tutto fila liscio, tutto è maledettamente logico.
Può darsi che in qualche circostanza i metodi di Alba Dorata siano stati sbrigativi; ma quei ragazzi, quei militanti, quei deputati difendevano la loro gente, la loro terra, la libertà della loro Patria e la loro risolutezza era direttamente proporzionale alla durezza della battaglia che andavano affrontando contro un nemico mille volte più forte di loro.
La risposta del sistema non s’è fatta attendere; che siano stati terroristi comunisti o terroristi di Stato (per provocare reazioni che affossino Alba Dorata) non cambia molto. E’ roba già vista.
Lotta Studentesca Brescia piange i giovani nazionalisti greci. Da oggi tutto non sarà come prima.