Undici novembre duemilaotto. E' già trascorso un anno. 366 lunghi giorni, carichi di speranza, speranza in qualcosa che non c'è e, forse, non ci sarà mai... quel qualcosa che credi ovvio, banale, certo, naturale, ma ad un tal punto scopri che è tanto inesistente e irrealizzabile esattamente nella misura in cui tu te l'immaginavi scontato. L'ASSASSINO, perchè di assassinamento e non d'altro si parla, circola ancora senza fermi, sebbene ampie prove documentino la sua oggettiva responsabilità sulla morte di Sandri Gabriele quella "fredda" mattina nell'area di servizio di Badia al Pino.
Non è ammissibile che lo stato italiano, la giustizia e la polizia la facciano sempre "franca": Noi, uomini in piedi sulle rovine di questa società, che una vera essenza non ha, non tolleriamo una simile ipocrisia da parte di quei subdoli schiavi che altro non sono, i media, per i quali nemmeno la morte è uguale per tutti. Chiediamo solo rispetto per Lui, che "come al solito, per portare la Sua Squadra fino alla vittoria" viveva una vita fuori dagli schemi, perchè Ultras è Estremo a prescindere e ciò che è "pericoloso" va eliminato!
Detto fatto: grande, grande, grande stato italiano, stavolta ce l'hai fatta a raggiungere i tuoi obiettivi, almeno una volta!
Ragazzi, non dimentichiamo, perchè chi non ricorda è come se avesse premuto lui stesso quel grilletto della pistola impugnata da spaccarotella luigi quella "fredda" mattina autunnale, che pur cosi vicina sembra già lontana anni luce.
La verità sta nell'Estremo, l'Estremo che i media sepolgono vivo ben consci di agire nel torto marcio, indifendibili e inguardabili: un anno è trascorso, ancora nessuno è stato punito e nessuno più ne parla.
Allora "serriamo i ranghi e compattiamoci", difendiamo e diffondiamo la VERITA', come sempre contro tutto e contro tutti.
E "Ora arrestateci tutti!", riposa in pace Gabbo, per sempre con noi.
Ufficio Stampa Lotta Studentesta Brescia
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