Le vere vittime siamo noi, STATO ASSASSINO!
Una settimana fa nelle scuole superiori di Brescia e provincia si è svolto un discutibile minuto di silenzio in solidarietà degli immigrati che hanno perso la vita durante gli sbarchi clandestini a Lampedusa. Oggi, con questa mobilitazione, ci teniamo a ricordare anche tutti coloro che, da Italiani, stanno sopportando sulle proprie spalle la schiacciante crisi economica nella quale versa lo Stato italiano.
“È inammissibile che questo Stato, manovrato da un governo tecnico di incapaci che ha voltato le spalle a noi e al nostro popolo, parli di lutto nazionale imponendo a noi studenti di dedicare un minuto di silenzio solo quando chi perde la vita è un immigrato!” Dichiara Samuele Della Maestra, il responsabile di Lotta Studentesca Brescia. “Ed è altrettanto assurdo che questo stesso Governo stia portando sempre più disperazione tra le famiglie italiane, già massacrate negli anni precedenti! In Italia ogni giorno si consumano tragedie sociali come la disoccupazione giovanile, che ha raggiunto la vetta del 40%, e il fallimento delle piccole aziende, che porta gli imprenditori nel migliore dei casi a chiudere o delocalizzare la propria attività, mentre nel peggiore a togliersi la vita.
Questi sono i reali problemi che strappano sempre più opportunità ai figli di questa terra, a noi giovani che siamo destinati a un futuro sempre più buio e sempre più incerto, mentre in quelle sinistre stanze del Parlamento i politici speculano sulle nostre vite, riducendo le nostre famiglie alla fame e accelerando il degrado nelle nostre strade: tutto questo per fare fronte alle pressanti richieste dell’Unione Europea e ripagare gli interessi dello sproporzionato debito pubblico, del quale non riusciamo a coprire nemmeno gli interessi.”
Continua Della Maestra: “È arrivato il momento di alzarsi e dire basta alle regole dettate dal governo Letta, che non fa altro che distruggere quel poco di Italia sana rimasta; è ora di farsi forza e lottare per il futuro di noi studenti, condannati dalla nascita al girone infernale dell’eterna precarietà. Chiediamo dunque a tutti gli interessati di unirsi a noi in questa lotta, per proporre una nuova politica alternativa, sociale e radicale. Siamo noi il futuro di questa Italia!”
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