Lotta Studentesca Brescia: sull'indebitamento delle scuole bresciane
E’ di oggi, 26 Febbraio, la notizia che le scuole lombarde, in particolare quelle della provincia di Brescia, hanno contratto in media un debito di 100’000 €. Le scuole superiori lombarde si sono ritrovate a dover anticipare gli stipendi dei docenti e le spese scolastiche in generale utilizzando le proprie risorse. E' vergognoso che la scuola pubblica, che già versava in una situazione di instabilità finanziaria, si trovi ulteriormente in difficoltà. Il governo, invece che finanziare l’istruzione, abbandona i singoli istituti a sé stessi e traccia delle riforme che Lotta Studentesca non può che giudicare come assolutamente inadeguate. Questa, tra l’altro, è un ulteriore situazione che ci fa capire quanto i vari governi che si sono susseguiti abbiano sempre e costantemente contribuito a peggiorare la scuola italiana.
Per questo, chiediamo che il Governo torni ad occuparsi della scuola pubblica e che si prendano seri provvedimenti a riguardo, perché un Paese che non si occupa dell'istruzione dei propri giovani non è potrà mai avere un futuro. Come sempre, Lotta Studentesca è dalla parte degli studenti e in questa settimana sarà presente nelle scuole bresciane per manifestare, tramite volantinaggi, le proprie proposte, volte ad un radicale cambiamento della scuola.
Il responsabile provinciale
Andrea Giuliani
tel. 3339838396
Forza Nuova - Lotta Studentesca: pronti a scortare gli studenti!
Di fronte al lassismo delle istituzioni cittadine e dei partiti, i militanti di Forza Nuova e di Lotta Studentesca intendono offrire la loro protezione, scortando, se necessario, gli studenti e le studentesse bresciane in attesa dei mezzi pubblici.
Ciò che è capitato pochi giorni fa alla Stazione sembra non toccare minimamente la maggioranza di Palazzo Loggia, troppo impegnata a battibeccare sul futuro candidato a Presidente della Provincia: anziché interrogarsi sulle cause del problema baby gang e magari offrire delle proposte per arginare il fenomeno, gli scherani di Bossi, hanno più a cuore la conquista del Broletto.
La triste realtà è che le baby gang non sono altro che il prodotto dell’integrazione forzata, frutto delle politiche scellerate dei governi di centrodestra (con l’indispensabile appoggio del Carroccio) e di centrosinistra, incoraggiate anche da una certa Chiesa troppo impegnata nel “dialogo ecumenico” e poco attenta ai problemi sociali.
“Non passa giorno – commenta Paolo Inverardi, segretario cittadino di Fn – che l’Italia non sia teatro di stupri, rapine ed altri episodi di inaudita violenza cagionati da extraeuropei a danno di italiani. L’esperienza, anche delle ultime ore, dimostra che i cittadini non intendono più tollerare l’ipocrisia della classe politica. Se non ci sarà un giro di vite, il grido di dolore lanciato dalla mamma della giovane stuprata a Roma non sarà lasciato cadere nel dimenticatoio”.
Lotta Studentesca: i giovani bresciani cosa aspettano a reagire?
Sebbene era noto a molti che queste zone fossero frequentate da bande di giovani di etnia mista, protagonisti di azioni simili anche nei luoghi più affollati del sabato sera, nessuno ha mai fatto veramente qualcosa per contrastare tale fenomeno. Tra i giovani l'omertà dilaga e - oltre a qualche lamentela percepita sugli autobus e i treni della stazione - nessuno ha intenzione di passare dalle parole ai fatti, di difendere quel poco di buono che rimane della città, Brescia, ormai dilaniata da droga, degrado e immigrazione. Quando reagirà la vera gioventù bresciana? Quando capiranno che stiamo perdendo ciò che a noi è più caro, ovvero la città?
Lotta Studentesca Brescia condanna gli episodi che sono accaduti e continuano ad accadere, sotto il silenzio di tutti, in molti altri luoghi di Brescia e provincia. Occorre lo sforzo di tutti i giovani dai sani valori affinchè i luoghi d'aggregazione vengano restituiti, con decoro e intelligenza, a coloro che non amano passare il pomeriggio tra un furto e l'altro facendo comunella con figli di presunti immigrati "integrati" (ma quale integrazione? quella dei loro figli?). Inoltre Lotta Studentesca intende invitare i giovani a diffidare dai miti e da quei "profeti" che l'attuale societa' disegna per loro, ad esempio droga e soldi facili.
Ufficio Stampa Lotta Studentesca Brescia
Un'aula intitolata a Norma Cossetto: una proposta di Lotta Studentesca
Si avvicina la giornata del 10 Febbraio 2009, data che anche a Brescia, vede la commemorazione e il ricordo in onore ai martiri delle foibe. Nonostante l’adesione registrata negli ultimi anni di una parte sempre più consistente della cittadinanza e sempre più associazioni, unitamente ai rappresentanti di vari gruppi politici, i primi partecipanti ed organizzatori risultano essere gli attivisti della destra radicale. "Anche quest’anno Lotta Studentesca ha confermato la sua presenza, chiamando a raccolta le rappresentanze di tutte le sezioni ed i gruppi della provincia – dice Andrea Giuliani, responsabile di Lotta Studentesca Brescia – il 7 Febbraio 2008, in piazza Vescovado, abbiamo manifestato in memoria delle migliaia di italiane e italiani gettati nelle voragini carsiche nel periodo che andò dall’8 settembre 1943 sino al dopoguerra, vittime innocenti della barbarica pratica omicida tanto cara agli invasori comunisti di Tito. Quest’anno abbiamo intenzione di distinguerci da coloro che prendono parte a questo evento non spinti da autentico e spontaneo sentimento patriottico, ma soltanto al fine di ottenere visibilità e tornaconto personali. Per questo, intendiamo anche rivolgerci al Comune ed all’amministrazione di Brescia, affinché negli istituti e nelle scuole bresciane possa essere intitolata un’aula a Norma Cossetto, giovane donna torturata, violentata e gettata dai partigiani comunisti nella voragine di Villa Surani nel settembre del 1943. Il suo martirio è stato insignito con la medaglia d’oro al valore civile: riteniamo pertanto che la sua figura debba essere ricordata dalle nuove generazioni; in questo senso chiediamo che il suo nome rimanga immortale, imprimendolo in un luogo in cui i nostri giovani possano imparare la storia d’Italia, anche nelle parti che certa "cultura" di oggi tende a lasciare in penombra".
Ufficio Stampa Lotta Studentesca Brescia