Di fronte al lassismo delle istituzioni cittadine e dei partiti, i militanti di Forza Nuova e di Lotta Studentesca intendono offrire la loro protezione, scortando, se necessario, gli studenti e le studentesse bresciane in attesa dei mezzi pubblici.
Ciò che è capitato pochi giorni fa alla Stazione sembra non toccare minimamente la maggioranza di Palazzo Loggia, troppo impegnata a battibeccare sul futuro candidato a Presidente della Provincia: anziché interrogarsi sulle cause del problema baby gang e magari offrire delle proposte per arginare il fenomeno, gli scherani di Bossi, hanno più a cuore la conquista del Broletto.
La triste realtà è che le baby gang non sono altro che il prodotto dell’integrazione forzata, frutto delle politiche scellerate dei governi di centrodestra (con l’indispensabile appoggio del Carroccio) e di centrosinistra, incoraggiate anche da una certa Chiesa troppo impegnata nel “dialogo ecumenico” e poco attenta ai problemi sociali.
“Non passa giorno – commenta Paolo Inverardi, segretario cittadino di Fn – che l’Italia non sia teatro di stupri, rapine ed altri episodi di inaudita violenza cagionati da extraeuropei a danno di italiani. L’esperienza, anche delle ultime ore, dimostra che i cittadini non intendono più tollerare l’ipocrisia della classe politica. Se non ci sarà un giro di vite, il grido di dolore lanciato dalla mamma della giovane stuprata a Roma non sarà lasciato cadere nel dimenticatoio”.
Nessun commento:
Posta un commento